Sono giorni di attesa per Padre Gratien e per i familiari di Guerrina Piscaglia. I legali del religioso, infatti, hanno ancora una manciata di giorni di tempo a disposizione per presentare la richiesta di rito abbreviato. In realtà padre Graziano si sarebbe espresso dicendo di voler affrontare il processo a viso aperto, in Corte d’Assise. Di fronte ai giudici popolari, esposto, suo malgrado e ancora una volta, alle telecamere, vista la mediaticità del caso.
E se Corte d’Assise sarà si parla già di una valanga di testi che a partire dal 4 dicembre potrebbero essere sentiti in aula. Si va dai familiari di Guerrina a numerosi residenti di Ca’ Raffaello già sentiti durante le indagini. Anche monsignor Riccardo Fontana potrebbe essere tra i testi, come i colleghi di Gratien Faustino e Silvano. E poi i periti e i militari che si sono occupati della vicenda. In tutto si potrebbe arrivare ad una sessantina di persone. Per un processo che, come l’intera vicenda da oltre un anno a questa parte, farà parlare l’Italia.